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Lo studio di fattibilità è un esercizio che fin dai primi passi apprendiamo, quando proviamo e approcciamo ad un aspetto con l’attenzione di capire come ad ogni nostra azione corrisponda una reazione, correggendo ogni nostro movimento teso a migliorare la nostra mobilità (primi passi), il guidare un bici, approcciare all’altro sesso, costruire un futuro, risultare simpatici. L’insieme di questi sforzi ed esperienze ci forma. Per consentirci di trarre massimo profitto in ogni situazione che ci troveremo o dovremo affrontare. Ad ogni nuova difficoltà o situazione sconosciuta applichiamo esperienze vissute di successo per poter capire se sia la chiave aziende e reazione migliore.

Solo l’esperienza o anche l’intraprendenza di fare esperienza ci consente di poterci spingere oltre a realizzare il prossimo obbiettivo forti del successo che otterremo. Solo il futuro ove vissuto ci potrà dare riscontro di aver fatto la scelta giusta. L’insieme delle esperienze vissute ci da la certezza che era la scelta corretta quella applicata. Forti stimoli ed esperienza sono gli attrezzi e la palestra per capire fin dal suo nascere se l’idea che ci siamo fatti possa trovare riscontro.

Speso la passione o altri motivi, sono cattivi consiglieri, nel farci investire tempo, sforzi e denaro, senza badare a fattori critici che potrebbero esserne il tallone d’Achille. Un studio di fattibilità non per questo deve essere un processo che tenta di demonizzare ogni nuova idea di business o approccio innovativo. Occhi, pareri, esperienze esterne devono essere utili confronti e conforti di quanto andiamo ad affrontare.

Propedesi ad una approccio più analitico, che possa anche evidenziare gli aspetti di risolvere e tener presente, in un contesto che consenta di costruire l’intero panorama di sviluppo dell’iniziativa e possa suggerire meglio gli aspetti in cui addentrarsi senza esserne vittima. Costruire “cattedrali nei deserti” è l’auspicio da evitare al pari del valutare tutti gli aspetti macroscopicamente per poi approfondire.

Ritrovarsi tra le mani un analisi che è poco più di uno studio di fattibilità è spesso la premessa negativa per certificare il valore della propria proposta, la pari di valutazioni analitiche che se pensate un attimo di più avrebbero valutato meglio alternativi aspetti o approfondito maggiormente altri.